Questo attico dell’interior designer Cristina Zanni è una vera sinfonia di texture, colori e materiali! Gli interni di questa residenza hanno un fortissimo potere espressivo e raccontano molto di chi la abita. Temi dominanti sono la fotografia d’autore, i libri, i viaggi e la musica. Tutto questo è sviluppato in modo eccellente in ogni ambiente della casa, da quelli principali a quelli di servizio. Nessun angolo è lasciato al caso, ogni oggetto è parte di una composizione molto ben studiata e non c’è spazio per punti morti, spazi bianchi o cali di stile, ogni singolo punto concorre alla finalità del progetto d’insieme: dare vita ad un concerto di immagini e messaggi perfettamente affiatati. Nonostante questa ricchezza di elementi, la luminosità della casa non risulta intaccata, anzi, gli ambienti, nella loro ampiezza, sono invasi dalla luce naturale e dei sobri tendaggi nei colori naturali e chiari permettono di controllare perfettamente questo prezioso elemento.
Tutta la residenza è estremamente preziosa, in ogni suo minimo dettaglio, ma il vero scrigno è senza dubbio il meraviglioso soggiorno. Qui troviamo pezzi di design di alto livello e capolavori di artigianato. Il divano Lago, sulle tonalità del grigio, sembra sollevato da terra, sui suoi raffinati supporti quasi invisibili.
Il camino di fronte ad esso, sormontato da una tela dalle tinte molto forti, ha un carattere quasi michelangiolesco, nei suoi volumi scabri, quasi grossolani, color lavagna. A completare la cornice conviviale dell’ambiente, una chaise longue, il cui colore dialoga perfettamente con quelli del camino e del divano, e un grande tavolo basso quadrato, sormontato da una scultura.
L’impianto distributivo dell’appartamento è in stile anni Settanta, ovvero è presente l’elemento del corridoio. Anche a questo spazio è stata data grane importanza, arricchendolo di opere pittoriche, tra cui alcune dell’artista Leonardo Blanco. La logica applicata agli snodi distributivi vale anche per quelli strutturali: anche i pilastri diventano punti focali per l’esposizione, apparentemente quasi casuale, di piccole perle artistiche.
La camera da letto è un intimo angolo pregiato, reso unico da tessuti preziosi e nuance avvolgenti. La parete di testata del letto è rivestita con una stupenda carta da parati color caffè con rifiniture oro, edizione limitata, con le luci spot maniglia di Renzo Serafini. Il mobile consolle è un pezzo vintage originale degli anni Cinquanta. Le tende garantiscono la giusta intimità a questo ambiente arricchito dalla presenza artistica, cara ai proprietari della residenza, che è esso stesso un’opera d’arte.
Il bagno attiguo alla camera padronale rappresenta un capolavoro di artigianato. La porta è stata realizzata su misura. Il materiale che riveste pareti, pavimento, piatto doccia e mobile è malta opaca, lavorata a mano. L’ambiente è dominato dallo scenografico lampadario vintage, che con le sue gocce di vetro luminose, colpisce immediatamente.
Il bagno degli ospiti ha un impatto totalmente diverso. Tutto qui è molto più materico. I colori sono decisamente più intensi, la parete che accoglie lo specchio del lavabo è rivestita con una carta da parati che conferisce al muro un aspetto vissuto, donando intensità a tutto l’ambiente. Anche lo specchio è più d’impatto, rispetto a quello del bagno padronale, con le sue linee curve e baroccheggianti.
Infine lo studio. Questa stanza è frutto di scelte quanto mai audaci e altrettanto riuscite, d’altra parte gli ingredienti usati sono di estremo pregio: la scrivania è un pezzo di Carlo Scarpa del 1973 e dietro ad essa e alla relativa sedia, la libreria Joint in tubolare di acciaio, che custodisce preziosi ricordi e testimonianze di viaggio. Lo studio si affaccia sul terrazzo.