Da un po’ di tempo lo smart working, il lavoro da casa, sta diventando sempre più diffuso e, con l’aumentare del lavoro da casa è cresciuta sempre di più l’esigenza di riservare uno spazio di casa da dedicare al lavoro: una sorta di zona ufficio dove avere tutto a disposizione, inclusa la tranquillità per potersi concentrare per il numero di ore necessarie a svolgere le mansioni richieste dal lavoro.
I più fortunati hanno potuto riorganizzare una stanza di casa e destinarla a home office ma chi, invece, vive in un mini appartamento, magari condiviso con coinquilini, compagno, figli o altri familiari, deve ingegnarsi e scendere a compromessi.
Se lo spazio non c'è, non è necessario lavorare a letto o peggio, sul pavimento.
Una soluzione molto pratica per chi vive in un ambiente dalle dimensioni contenute è quella di optare per una scrivania a ribalta anche detta scrivania a scomparsa.
Si tratta di un tavolo a scomparsa, come dice il nome stesso, cioè di una scrivania pieghevole che si apre e chiude al bisogno.
Le tipologie di scrivania salvaspazio di questo tipo sono diverse ma a grandi linee si può dire che una scrivania a scomparsa può essere o a ribalta, cioè che si chiude ribaltandosi contro una parete o contro la parete di un mobile, oppure a scomparsa scorrendo all’interno di un mobile.
La scrivania pieghevole a muro è composta da un piano che è collocato in verticale quando la scrivania è chiusa e che si posiziona in orizzontale quando è necessario aprirla per lavorare.
Il tipo di scrivania a scomparsa che scorre all’interno di un mobile, ha un piano di lavoro che scorre e fuoriesce dalla struttura esistente solo quando serve.
Se ti stai chiedendo quanto spazio occupa una scrivania a scomparsa beh, la risposta è generalmente poco.
In ogni caso, lo spazio occupato da una scrivania a scomparsa è certamente inferiore allo spazio occupato dalla classica scrivania porta PC che è generalmente spaziosa, coi piedi fissati, stabile e magari anche munita di cassetti per archiviare e tenere in ordine carte, cancelleria e accessori tech.
Nonostante una scrivania salvaspazio sia molto meno ingombrante di una scrivania convenzionale, è comunque opportuno controllare quanto spazio si ha a disposizione e dove la si vuole collocare, tanto più che si tratta quasi sempre di soluzioni preferite da chi di spazio ne ha poco o vuole sfruttare qualche angolo inutilizzato della casa.
Per installare una scrivania pieghevole oppure a scomparsa, è essenziale armarsi di centimetro e considerare il suo ingombro sia quando la scrivania sarà chiusa che quando sarà aperta.
Per prendere le misure della scrivania a scomparsa prima ancora di acquistarla, basterà tenere conto del fatto che una volta aperta, questa avrà le misure del quadrato, o del rettangolo, di area pari alla superficie del piano di lavoro e con una profondità di pochi centimetri.
Se invece la scrivania a scomparsa che vogliamo installare è di quelle contenute in un mobile, come ad esempio una libreria con scrivania a scomparsa, bisognerà pensare che la scrivania, da aperta, occuperà lo spazio del mobile oltre al piano che fuoriesce.
Se lo spazio a disposizione è davvero pochissimo, la scelta migliore è sempre quella della scrivania a ribalta attaccata al muro o a un mobile, che è anche l’opzione più discreta e meno impattante esteticamente, quindi perfetta per chi desidera installare un tavolo a scomparsa su cui lavorare in un ambiente già arredato e magari di passaggio come un corridoio o un soggiorno.
Una scrivania a scomparsa pieghevole è generalmente costruita con una struttura a cassone.
Questa struttura a cassone ha generalmente le stesse dimensioni della cornice di un quadro, eccetto per la profondità che è maggiore.
La maggiore profondità è in questo caso necessaria per contenere il piano della scrivania.
Nella parte inferiore della struttura ci sono delle cerniere che permettono la ribalta del piano: quando posizionata in verticale, la scrivania sparirà letteralmente all’interno della cornice mentre quando sarà aperta e posizionata in orizzontale, la scrivania verrà sostenuta da un lato dalle cerniere e dell’altro su un sostegno.
Il sostegno di una scrivania a ribalta può essere costituito da un paio di piedini a scomparsa o da due “ali” a cerniera che offrono il supporto necessario al piano per essere utilizzato.
Chiaramente, sia piedi che sostegno, così come il piano stesso, devono essere saldamente fissati a muro per poter essere utilizzati in sicurezza e con comodità.
La scrivania a scomparsa all’interno di un mobile avrà invece una struttura integrata in quella del mobile stesso.
In genere questa struttura è costituita da un vano, profondo quanto il mobile stesso, dentro al quale scorre la scrivania su delle guide, un po’ come succede per i cassetti in un armadio o in una cassettiera. Quando il piano della scrivania a scomparsa viene tirato fuori, questo si poggia anteriormente su uno o due piedi che ne garantiscono la stabilità.
Nel caso di una scrivania a scomparsa all’interno di un mobile, come è facile immaginare, la fuoriuscita del ripiano sbilancia l’equilibrio del mobile stesso.
Per questo è importante che il mobile sia solido e pesante, come per esempio una libreria a parete.
Esistono in commercio diversi modelli di libreria con scrivania a ribalta o a scomparsa che saranno perfetti per chi ha anche la necessità di archiviare materiale cartaceo o di consultare di frequente dei libri per lo svolgimento del proprio lavoro.
Quando si parla di stili e materiali per una scrivania salvaspazio, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Si può optare per una classica e bellissima scrivania in legno, perfetta per ogni tipo di arredamento, anche il più classico.
Un’altra opzione è una scrivania a scomparsa in vetro: delicatissime ma molto belle, adatte ovviamente solo alla tipologia di scrivania con piano a scorrimento.
Meno eleganti ma solide e pratiche sono le scrivanie salvaspazio in metallo, che fra l’altro sono fra le più economiche in commercio.